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È stato recuperato l’archivio storico del Comune di Amatrice.
L’operazione, effettuata dai tecnici delle squadre di rilevamento
danni del MiBACT assistiti dai restauratori dell’Istituto Centrale
per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e
Librario e coadiuvati dai Vigili del Fuoco, dai Carabinieri del
Comando Tutela Patrimonio Culturale e da uomini e mezzi del Corpo
Forestale dello Stato, ha permesso di salvare 774 faldoni e 318
registri per un totale di 7871 fascicoli.
La ricca documentazione che conserva la memoria storica di Amatrice
è stata già trasferita presso l’Archivio di Stato di Rieti dove
verrà ricondizionata e, dove necessario, restaurata. Tra i
documenti più importanti vi sono i preziosi registri dello stato
civile napoleonico e il catasto murattiano, parte dei quali erano già
in restauro presso l’Archivio di Stato di Rieti. Tra i tanti è
stato recuperato un faldone che contiene le carte riguardanti i
progetti di miglioramento del corso Umberto I che oggi offre una
delle immagini più emblematiche della devastazione di Amatrice. I
primi documenti risalgono al XVIII secolo, dal momento che i
terremoti del 1639 e del 1703 avevano a suo tempo provocato la
dispersione della documentazione precedente.
“Il tempestivo intervento del MiBACT – ha dichiarato il Ministro
dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario
Franceschini - ha permesso di salvare per intero un importante
patrimonio documentario, evitando che Amatrice, oltre alla
devastazione di un sisma, subisca anche la cancellazione della
propria memoria storica, come purtroppo avvenuto in passato.
Prosegue così il prezioso lavoro che i tecnici del ministero stanno
compiendo insieme ai carabinieri per la tutela del patrimonio
culturale, i vigili del fuoco e la protezione civile per recuperare
e mettere in sicurezza opere e beni di valore storico e artistico di
grande significato per le comunità cui appartengono e per
l’intero Paese”.
Di seguito e in allegato alcune immagini messe cortesemente a
disposizione dall’Archivio di Stato di Rieti.
Roma, 5 settembre 2016
Ufficio Stampa MiBACT
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