È il tipo contraddistinto col numero 92,0002024413 fra î
numerosi tipi ottenuti dall'incrocio Rieti x Wilhelmina Tarwe. .
La spiga è bianca, ha una densità media pari a 23.
Il numero delle spighette fertili va da un minimo di 21 ad un massimo
di 25 (media 23 per spiga).
Le spighette hanno da tre a quattro fiori fertili, ed il numero
delle cariossidi va da un mInimo di 52 ad un massimo di 85, (media
65 per spiga).
Glume ovali ventricose, leggermente tronche, il rostro è
brevissimo triangolare ed alla cui base sono due brevi nervature
secondarie di colore leggermente giallo rossiccio, come la nervatura
principale.
Glumette ovali, sormontate da ariste appena accennate (millimetri
1 a 2) nella metà inferiore della spiga, ma che vanno divenendo
più marcate (da 3 a 5 a
10
millimetri) nella
metà superiore, e più ac-centuatamente in uno dei
lati della spiga che nell' altro. Di queste piccole ariste le più
accentuate mantengono la direzione dell' asse delle glumette.
Cariossidi ovali leggermente gibbose ed asimmetriche, con solco
ventrale largo molto aperto, lobi a sezione triangolare; hanno una
linea caratteristica depressa sul dorso ; hanno lunghezza in media
di millimetri 7, larghezza millimetri 3.70 ed il diametro dorso-ventrale
maggiore, uguale a millimetri 3.06. Colore bianco luteo. Frattura
farinosa. Peso di 1000 granella grammi 53.43.
I culmi si aggirano intorno all'altezza di metri 1.40-1.50 e ciò
nonostante sono resistenti all'allettamento.
Accestimento elevato.
La maturazione del frumento Varrone è un po' tardiva e cioè
contemporanea a quella del " Carlotta Strampelli, ma è
suscettibile, in annate favorevoli, di prodotti anche più
elevati di questo ultimo frumento. Ed essendo mutico sarà
anche più accetto dagli agricoltori, che sogliono utilizzare
le lolle nella alimentazione del bestiame.
Nel 1918 ha raggiunta la produzione di quintali 46.20 per ettaro.
In questo anno - a Rieti ha dato q.li 32.50 per ettaro - a Roma
(terreno di valle) ha raggiunti i q.ii 34.84 ad ettaro - a Casalbuttano
(Cremona) fu provato dal Prof. De Carolis il quale ne ottenne quintali
22.80 per ettaro, prodotto parecchio superiore a quello di tutte
le altre 18 varietà postegli a confronto.
Diedi il nome di "Varrone" per onorare il Reatino che
scrisse De Re Rustica.
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