Le stazini fitotecniche
Rieti
Uno dei problemi che assillava Strampelli era quello della produzione
diretta delle sue sementi le cui richieste aumentavano di anno in
anno in modo vertiginoso.
Era una fase delicata del processo, e affidarla a ditte private
voleva dire correre qualche rischio sui risultati del prodotto finito,
ne era pensabile fornire una risposta alla domanda con i piccoli
campi di moltiplicazione annessi alle tre stazioni fitotecniche,
ne, tantomeno, era pensabile ridurre la superficie destinata alla
sperimentazione a favore della moltiplicazione.
Era necessario un apposito fondo agricolo da destinarsi a questo
scopo, e l'occasione si presentò nel 1924 quando si potette
acquistare la tenuta di S.Pastore di proprietà del principe
Potenziani di 202 ettari, ai quasi se ne aggiunsero successivamente
altri venti.
Il fondo venne diviso in 19 colonie date a mezzadria i cui centri
direzionali furono Piedifiume e Casabianca.
Va detto che dal 1924 al 1926 la tenuta venne ceduta in affitto
alla Società italiana per la produzione dello zucchero indigeno,
fermo restando che la moltiplicazione dei frumenti Strampelli doveva
essere fatta sotto il controllo dell'istituto.
Il fondo, tornato alla gestione diretta dell'istituto nel 1927,
produceva in assoluta purezza genetica, circa 2000 quintali dei
diversi frumenti Strampelli, metà dei quali costituivano
la parte colonica sulla quale però l'istituto si riservò
un diritto di prelazione qualora le richieste di prodotto ne avessero
creata la necessita.
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